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Dichiarazione della Commissione Internazionale Buchenwald Dora e Kommandos (CIBD).

8 Ottobre 2019
Comitato di Buchenwald:

La commissione internazionale Buchenwald Dora e Kommandos (CIBD) esprime profonda preoccupazione per la risoluzione del Parlamento europeo del 19.9.2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa.

La CIBD ritiene che il testo di questa prima risoluzione del neoeletto Parlamento europeo sul ruolo della memoria storica nell’educazione dei giovani e nella costruzione di un’Europa libera e democratica sia un insulto intollerabile alle vittime del fascismo e del nazismo, nonché ai costruttori di un’Europa pacifica, democratica e libera.
La risoluzione di cui sopra è giustamente preoccupata, nell’ultima parte del testo, per l’aumento dell’odio basato sull’identità in Europa. Chiede di vietare i gruppi neofascisti e neonazisti (punto 20). Sottolinea inoltre che “è necessario continuare a trarre dal tragico passato europeo l’ispirazione morale e politica necessaria per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e, in particolare, lottare per un mondo più giusto, costruire società e comunità tolleranti e aperte che accolgano le minoranze sessuali, religiose ed etniche, e garantire che i valori europei vadano a beneficio di tutti” (punto 21).  Tuttavia, questa risoluzione rimane il risultato di compromessi malsani e sviluppa argomenti fallaci e inaccettabili che maltrattano la verità storica.

La CIBD chiede pertanto il ritiro immediato della risoluzione P9_TA-PROV(2019)0021.

La CIBD si basa sulla seguente motivazione in questa dichiarazione:

1. L’IBCD si rammarica che la risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa non menzioni nel suo testo la risoluzione decisiva del Parlamento europeo dell’11 febbraio 1993 sulla “Protezione e conservazione dei siti della memoria degli ex campi di concentramento”.

2.La CIBD ricorda che in nessun caso possiamo mettere sullo stesso piano il nazismo di Hitler e il comunismo di Stalin e definirli sotto il termine generale di “totalitarismo” così come è stato applicato dal 1930 al regime di Mussolini.  Alcuni parlamentari dimenticano che i loro paesi, situati nell’orbita nazista, hanno sviluppato in questi anni una propria forma di totalitarismo: Finlandia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia….. La CIBD chiede che una risoluzione del Parlamento europeo sulla consapevolezza del passato non ignori le specificità del nazismo; razzismo, antisemitismo, genocidio di ebrei, sinti e rom, crimini contro i malati mentali e fisici sono alla base di quella che fu la politica nazista, insieme ai previsti e sistematici massacri contro le popolazioni slave, nonché la schiavitù di milioni di uomini, donne e bambini costretti al lavoro forzato in Germania e nei paesi occupati dal Terzo Reich. Fu questa ideologia criminale che fu combattuta da tutte le nazioni che si riunirono alle Nazioni Unite nel 1945.

3. La CIBD, contrariamente al testo della risoluzione del Parlamento europeo del 19.9.2019 (punto 2), si oppone all’affermazione che il patto tedesco-sovietico (noto come Molotov-Ribbentrop) è l’origine della seconda guerra mondiale. Questo per trascurare in questo testo altre cause come: il Trattato di Versailles, la crisi economica del 1929, la rioccupazione del Saarland (1935), il Patto Anti-Komintern (novembre 1936), l’asse Roma-Berlino (novembre 1936), l’annessione concordata dell’Austria (marzo 1938), gli Accordi di Monaco (settembre 1938): Non dimentichiamo le famose parole di Winston Churchill al primo ministro britannico Chamberlain: “Volevate evitare la guerra al prezzo del disonore, avete disonore e avrete la guerra”. La risoluzione ignora anche l’occupazione nazista della regione dei Sudeti (ottobre 1938), l’invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe tedesche (marzo 1939).

4. La CIBD deplora una visione limitata nella risoluzione di quella che è stata la sofferenza inflitta alla Russia, descritta come “la più grande vittima del totalitarismo comunista” (punto 15). Significa dimenticare le sofferenze e le perdite inflitte all’Unione Sovietica dall’aggressione nazista a ovest e dalle forze giapponesi a est.

5. La CIBD condanna che la risoluzione ignora completamente il genocidio e le sofferenze dei sinti e dei rom, così come ignora le persecuzioni contro gli omosessuali. Anche le persecuzioni politiche, l’internamento e la deportazione di milioni di esseri umani in Europa e il loro sfruttamento selvaggio nelle fabbriche di guerra naziste sono lasciati nella più totale ignoranza. Nel 2020 sarà aperto a Weimar un museo sul tema del lavoro forzato sotto il nazionalsocialismo, che porterà all’attenzione del grande pubblico il tragico destino degli internati e dei deportati del regime nazista.

6. La CIBD ricorda – e nota che in questo testo non c’è nulla – che molti comunisti tedeschi furono le prime vittime dei campi di concentramento nazisti non appena furono aperti. La loro memoria non può essere dimenticata.

Gli ex deportati del campo di Buchenwald e dei suoi campi esterni hanno vissuto nei loro cuori e nelle loro menti questi eventi senza precedenti, che sono le specificità dell’ideologia nazista.

Per questi motivi,
A nome dei sopravvissuti del campo di tutte le nazioni e delle vittime di Buchenwald e dei suoi 139 kommandos,

A nome di tutte le vittime della barbarie nazista,

La CIBD considera questo testo un insulto inaccettabile per la memoria di queste vittime e di coloro che hanno combattuto per un’Europa umanista e respinge categoricamente la risoluzione del Parlamento europeo del 19.9.2019 sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”.

Se la costruzione di una coscienza europea del passato per il futuro dell’Europa deve “basarsi” sulla denuncia di tutte le violazioni dei diritti umani e delle libertà, la CIBD dichiara che ciò deve avvenire nel rispetto della verità storica, senza confronti forzati o amalgamazioni politiche.”

Comitato internazionale Buchenwald Dora e Kommandos