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Sabato 9 febbraio presentazione del libro: “Fiume città di passione”

        

L’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI), l’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA), per il GIORNO DEL RICORDO organizzano un incontro che si terrà sabato 9 febbraio 2019 alle ore 16.20 presso la sala “Berto Perotti” dell’IVrR, in via Cantarane 26 dal titolo:

Fiume città di passione

Conferenza di Raoul Pupo

Introduce Stefano Biguzzi, Presidente IVrR

Raoul Pupo, autore del libro Fiume città di passione edito da Laterza nel 2018, insegna Storia contemporanea e della Venezia Giulia all’Università di Trieste. È stato componente delle Commissioni storico-culturali italo-slovena e italo-croata, nonché del comitato scientifico dell’Istituto per la storia del movimento di liberazione in Italia. Si occupa di storia della politica estera italiana, dell’area nord-adriatica, delle occupazioni militari italiane dopo la prima e durante la seconda guerra mondiale e degli spostamenti forzati di popolazione nell’Europa del ‘900. Fra le opere più note, le monografie Il lungo esodo (Rizzoli 2005), Il confine scomparso (Irsml 2007) e Trieste ’45 (Laterza 2010), la cura dei volumi Naufraghi della pace (Donzelli 2008, assieme a Guido Crainz e Silvia Salvatici) e La vittoria senza pace (Laterza 2014), i saggi Due vie per riconciliare il passato delle nazioni? Dalle Commissioni storico culturali italo-slovena e italo-croata alle giornate memoriali (“Italia contemporanea” 2016, n. 282), La catastrofe dell’italianità adriatica (“Qualestoria” 2016, n. 2), Logiche della violenza politica nel dopoguerra del ‘900 nell’Adriatico orientale (“Storia e problemi contemporanei” 2017, n. 74).

Fiume è una città simbolo in cui si concentrano alcune delle dinamiche della contemporaneità nell’Europa di mezzo: conflitti nazionali che mettono in crisi le appartenenze di antico regime; passaggio di una città plurale come la Fiume asburgica, da un impero plurinazionale a degli “stati per la nazione”, prima l’Italia e poi la Jugoslavia, ambita posta di competizione fra Roma e Belgrado dopo la Grande guerra; palcoscenico della nuova destra europea, moderna ed eversiva generata dal conflitto e dalla conseguente crisi; oggetto dopo la seconda guerra mondiale di un “urbicidio”, nella forma di un ricambio pressoché completo di popolazione così come Leopoli e Kӧnisberg e ancor prima Salonicco e Smirne, luogo storico del tentativo fallito di alcune migliaia di italiani provenienti dalla Penisola di costruire un’italianità alternativa nella Jugoslavia comunista.