Antifascismo, Democrazia

Adesione al “Presidio per una accoglienza umana”

Sabato 7 luglio, l’ANPI con Libera, ARCI e Legambiente ha promosso un appello dal titolo “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”.

Riportiamo un passo dell’invito per l’adesione all’iniziativa della nostra Presidente nazionale Carla Nespolo inoltrato per email il 4 luglio:

“…vi informo con piacere, che ieri su iniziativa di Don Ciotti, i presidenti nazionali di Libera, ANPI, ARCI e Legambiente hanno promosso un appello dal titolo: Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità. Si tratta di una iniziativa con cui si chiede alle cittadine e ai cittadini di indossare il giorno 7 luglio una maglietta rossa, appunto, non solo in memoria dei bambini recentemente morti in mare ma per lanciare un messaggio forte e corale: restiamo umani. Abbandonare l’accoglienza e la solidarietà al loro destino è un atto, oltreché indegno, pericoloso perché lesivo della convivenza civile. E’ importante “prendere per mano questo appello” sostenerlo con iniziative anche piccole, ma simboliche, in tutta Italia. Vi chiedo dunque di esserci, come sapete fare con passione, dedizione ed orgoglio antifascista.”.

Prr queste motivazioni abbiamo aderito al presidio “Presidio per una accoglienza umana” di stamattina in Piazza dei Signori promosso da numerose realtà veronesi.
I fatti sono accaduti questo fine settimana ne diamo comunicazione solo ora.

La Segreteria Provinciale ANPI Verona

COMUNICATO STAMPA 

PRESIDIO PER UNA ACCOGLIENZA UMANA

Lunedi 23/07, dalle 9, presidio sotto la Prefettura, per rivendicare il diritto all’accoglienza, al fianco dei ragazzi a cui è stato tolto, e si trovano ora a dormire per strada.
I fatti:
Venerdi 13 luglio, sette persone, segnatamente “richiedenti asilo”, vengono improvvisamente trasferite dalla coop San Francesco, cui è affidata la loro accoglienza, da Bovolone ad una contrada di Castagnè, comune di Mezzane, provincia di Verona.
I ragazzi all’arrivo trovano davanti alla casa un comitato spontaneo che, sostenendo di combattere le speculazioni della Cooperativa e non loro, li accoglie però ad urli, insulti e minacce.
Spaventati dal ricevimento e costernati all’idea di vivere confinati in un posto tanto isolato e lontano dai percorsi di studio e lavoro che avevano iniziato, i richiedenti asilo si rifiutano di sottoscrivere il trasferimento.
La cooperativa San Francesco scarica sui sette ragazzi la colpa di averli trasferiti in un posto non idoneo, sospetto anche di abusivismo edilizio: sarà a loro che la Prefettura notificherà a forza la revoca del diritto all’accoglienza, gettandoli per la strada da un momento all’altro senza cibo, abiti, protezione.
Un atto ingiusto che mostra la connivenza tra un sistema di accoglienza spesso inadeguato, che lucra sulla pelle dei migranti, e una Prefettura che si ritrova a fare il gioco di parti politiche razziste e discriminatorie.
Nel frattempo intorno alla casa di Castagnè, furtivamente “occupata” con tre richiedenti asilo rastrellati da altri centri di accoglienza della San Francesco, il comitato si è ingrossato con l’apporto di Verona ai Veronesi e gruppi affini, che si sono autoautorizzati a presidiare e trascorrono il tempo tra birre, coretti razzisti, insulti, videoriprese ad ogni ora dei giovani abitanti.
Scendiamo in piazza per chiedere che la Prefettura torni sui suoi passi e riammetta i sette ragazzi nel sistema dell’accoglienza, e inizi invece a punire le cooperative come la San Francesco, che lo sfruttano ai danni dei richiedenti asilo!

Assemblea 17 dicembre

Circolo Pink Verona
Potere al Popolo Verona
Laboratorio Autogestito Paratod@s
Associazione Equilibrio Precario
Possibile
Verona in Comune – Sinistra in Comune

Le adesioni complete si possono leggere nell’ evento FB